Molti gamer preferiscono di gran lunga un PC rispetto alle console: scopriamo insieme perché.
Vai all'articoloGaming Mouse: quali sono le caratteristiche e come sceglierlo
Per un gamer l’equipaggiamento è fondamentale per poter ottenere meglio durante le sessioni di gioco. Una volta assemblato il PC perfetto, è necessario attrezzarsi coi “ferri del mestiere”: mouse e tastiera. La scelta del mouse da gaming può richiedere molto tempo ed è bene conoscere tutte le caratteristiche e come queste si differenziano in base alle proprie esigenze.
Sensibilità: di quanti DPI hai bisogno?
La sensibilità di un mouse da gaming è uno dei fattori fondamentali che possono determinare le sorti di una partita. Esistono due categorie di gamer: c’è chi preferisce un mouse con altissima sensibilità e chi punta su un dispositivo meno sensibile. I DPI – dot per inch – sono il valore di riferimento: più alti sono e più è veloce l’indicatore del mouse. Saper bilanciare i movimenti della mano in base a DPI del mouse può essere l’arma vincente in uno shooter. Molti mouse sono dotati di uno switch che consente di incrementare o diminuire i DPI in-game, questo può aiutare in diverse situazioni, per esempio quando in un FPS si passa da un fucile di precisione ad una pistola.
Sensore ottico o laser?
La scelta del sensore è dettata soprattutto dalla quantità di DPI di cui si ha bisogno. I sensori laser vantano risoluzioni decisamente maggiori rispetto ai classici sensori ottici. Va segnalato che il sensore ottico, avendo un funzionamento tramite luce infrarossa, è molto soggetto alle imperfezioni della superficie su cui viene utilizzato mentre il mouse laser risulta sempre preciso su molte più superfici.
Quale impugnatura?
Un’altra caratteristica da tenere in considerazione è sicuramente il modo in cui si impugna il mouse. Generalmente esistono 3 tipi di impugnature, per ognuna di esse varia la forma del mouse consigliato:
Palm Grip
L’impugnatura classica che prevede l’appoggio del palmo della mano sul fondo del mouse. Il dito indice tocca il tasto sinistro e il medio il tasto destro. Il resto delle dita “agganciano il mouse lateralmente ed il pollice è a disposizione di eventuali tasti laterali. Questa presa risulta la più comoda ma la meno efficace in termini di reattività. Il mouse ideale ha una forma classica e decisamente ergonomica.
Claw Grip
Una posizione decisamente più aggressiva, con la mano più incurvata ed una porzione minore di palmo poggiata sul mouse. Le dita toccano i tasti perpendicolarmente con i polpastrelli messi quasi ad artiglio. Questa presa garantisce una buona reattività ma risulta stancante per le lunghe sessioni di gioco. Per poter sfruttare al meglio la Claw Grip è necessario un mouse dai bordi allungati.
Finger Tip Grip
Questa presa è la più precisa sotto ogni punto di vista, ma anche la più stancante. In questo caso il palmo non tocca il mouse e si ha una velocità di esecuzione molto più elevata rispetto alle altre impugnature. La Finger Tip Grip è molto stancante in quanto si basa su una posizione per niente naturale che sforza non solo il polso, ma anche l’avambraccio. Per utilizzarla al meglio si consiglia un mouse di dimensioni compatte.
Tasti aggiuntivi: più sono e meglio è?
I tasti aggiuntivi sul mouse sono fondamentali per rapidizzare numerose azioni, ma non sempre risultano necessari. Chi è impegnato in giochi strategici che richiedono l’utilizzo di molti comandi da tastiera può avere bisogno di una corposa quantità di bottoni sul mouse – alcuni ne prevedono anche 12 – chi invece gioca principalmente a MOBA come League of Legends avrà bisogno di molti meno tasti extra.