Caso Huawei: cosa è successo e quali saranno le conseguenze per gli utenti

Caso Huawei: cosa è successo e quali saranno le conseguenze per gli utenti

Il mondo della tecnologia sta vivendo una serie di avvenimenti che potrebbero mutare fortemente l’intero mercato. Il caso Huawei ha messo in allerta tutti i proprietari di smartphone prodotti dalla nota casa cinese e sono ancora molti gli interrogativi su una storia che unisce politica, spionaggio e finanza in un quella che potrebbe essere facilmente la trama di un avvincente thriller.

Google revoca le licenze a Huawei

Questa storia assume un’importante risonanza nel preciso istante in cui Android annuncia la revoca delle licenze per l’utilizzo delle sue applicazioni Android. Una decisione fortemente discussa, che coinvolge non solo i milioni di possessori di smartphone e tablet Huawei ma tutte le aziende con le quali la casa cinese collabora. Questa importante scelta di Google risulta una manovra forzata dal governo statunitense, che è sull’orlo di una guerra commerciale con la Cina.

La scelta dettata da Trump

Il grande protagonista di questa storia è il presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, il quale ha firmato un’ordinanza che vieta alle aziende presenti negli Stati Uniti di acquistare apparecchiature per telecomunicazioni prodotte da una serie di aziende segnalate come una minaccia per la sicurezza nazionale. In questa “blacklist” compaiono diverse realtà cinesi, tra cui Huawei stessa.

Huawei, non solo smartphone

Huawei attualmente non è soltanto il secondo produttore al mondo di telefoni cellulari, ma ricopre un importante ruolo nel mercato mondiale delle telecomunicazioni con diverse forniture di cavi sottomarini, ripetitori, oltre allo sviluppo delle infrastrutture per la rete 5G. Con oltre 30 anni di attività, Huawei è una delle poche aziende cinesi ad essere totalmente privata e nel 2018 fece registrare oltre 100 miliardi di dollari di ricavi.

Cosa comporta la revoca delle licenze

Il blocco delle licenze da parte di Google non riguarda Android in sé per sé, in quanto l’OS di Big G è open-source, ma tutte le applicazioni sviluppate dal colosso Mountain View. Le licenze a pagamento sono relative alle app e i relativi aggiornamenti, che non solo aggiungono nuove funzionalità ma rendono i dispositivi sempre meno soggetti a pericolose falle di sicurezza. La revoca delle licenze obbligherebbe Huawei ad utilizzare una versione stock di Android, priva delle GApps e l’assenza di eventuali patch di sicurezza.

Una licenza temporanea

Attualmente Google ha emesso una licenza temporanea, che assicura a Huawei la copertura software fino al 19 agosto. In questo intervallo di tempo tutti gli utenti dovrebbero cominciare ad organizzarsi per passare ad un altro fornitore, prima di perdere all’accesso a numerose funzionalità, fino ad ora ritenute scontate su qualsiasi smartphone Android.

Il futuro di Huawei e la prospettiva di una guerra economica USA-Cina

La situazione apre importanti scenari sul fronte politico-economico. Se da un lato Trump resta sulla sua strada, il governo cinese ha ancora risposto alla manovra degli USA, ma una qualsiasi sua azione potrebbe avere pesanti ripercussione sull’economia a stelle e strisce. Un esempio: la Cina potrebbe interrompere la produzione di iPhone, portando un enorme danno ad una delle aziende più forti del panorama americano. La tensione è dunque alle stelle e il “caso Huawei” presto potrebbe portare l’azienda cinese allo sviluppo di un OS proprietario, una manovra che fino ad ora non ha portato a buoni riscontri: i vari Windows Phone, Tizen e simili ne sono il più chiaro esempio.

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